l’associazione Progetto Marco

Milleocchiali collabora attivamente da oltre 15 anni, con l’Associazione Progetto Marco, per la costruzione di pozzi d’acqua in Africa e per la cura della visione degli occhi delle popolazione dei villaggi.

“Tutti abbiamo diritto di vedere la bellezza del mondo”

questa la filosofia dei centri ottici Milleocchiali del gruppo Folletto, impegnati nel sociale con importanti iniziative. (intervista realizzata dal magazine Vision.BIZ)

Solidarietà è un tema molto sentito nel mondo dell’ottica. All’estero, soprattutto negli Stati Uniti, esiste da decenni una tradizione e una mentalità imprenditoriale che si sposa con iniziative ed eventi charity, anche su larga scala.

Oggi nel nostro Paese diverse aziende sono sensibilmente impegnate in attività solidali su molti fronti. Come i centri Milleocchiali del gruppo Folletto che, con i loro 17 punti vendita a Roma, sono un esempio di quanto business e beneficenza possano rappresentare un perfetto connubio.

Francesco Folletto, responsabile Marketing di Milleocchiali, ci racconta la mission che anima le iniziative dell’azienda.

Che cosa ha spinto il vostro gruppo a dedicarsi ad attività nell’ambito del sociale?

“È un impegno che ci siamo sempre sentiti in dovere di assumere, a partire dal nostro fondatore Luigi Folletto e a seguire con il nostro attuale presidente Gianni Folletto, compresi tutti i dirigenti e il nostro staff. Non a caso nella mission menzioniamo l’importanza di offrire alle persone una migliore qualità di vita, dando a ogni individuo il proprio ausilio visivo: crediamo che ogni essere umano abbia il diritto di vedere la bellezza del mondo”.

Quali sono le attività che svolgete e quali i sono i progetti che sostenete?

“Da circa tredici anni collaboriamo con la Comunità di S.Egidio di Roma per aiutare i poveri della città. Fino a quattro anni fa, tre o quattro persone del nostro staff – tra cui il nostro presidente e il dott. Francesco Rosa, oculista – una domenica ogni due mesi andavano nella sede di Trastevere in Via Anicia per svolgere test visivi e nelle successive settimane avveniva la consegna degli occhiali. Il numero delle richieste però iniziava a essere sempre più consistente, per cui abbiamo scelto di accogliere le persone direttamente nei nostri punti vendita il primo martedì di ogni mese. Dal 2012, invece, abbiamo iniziato a collaborare con l’Associazione Progetto Marco, una piccola Onlus attiva nella costruzione di pozzi d’acqua, scuole e progetti agricoli per aiutare le popolazioni povere dell’Africa. Abbiamo deciso di partecipare in maniera attiva alle missioni: siamo stati in Ghana, Malawi, Zambia e Congo. Solitamente le missioni si svolgono nel mese di agosto; due membri del nostro staff si uniscono al gruppo dell’associazione e svolgono sul posto test visivi. In quell’occasione doniamo occhiali premontati per i presbiti che ne hanno bisogno e nei mesi successivi invece ne spediamo altri, preparati appositamente, tramite i volontari dell’associazione”.

In cosa consiste l’iniziativa “Un occhiale per tutti”?

“Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo deciso di mettere in campo sempre più energie su queste attività, perciò abbiamo deciso di assumerci un impegno molto importante: per ogni occhiale venduto all’interno dei nostri Centri Ottici ne doniamo uno da vista a una persona bisognosa. Il progetto è davvero ambizioso, considerato che vendiamo circa 25mila occhiali ogni anno, ma stiamo ottenendo ottimi risultati grazie soprattutto all’aiuto dei nostri clienti e dei nostri preziosi collaboratori, che non finiremo mai di ringraziare”.

Nel contesto imprenditoriale attuale cosa significa dedicarsi al sociale?

“Significa non guardare al semplice guadagno economico, che ovviamente è indispensabile, ma decidere di aiutare anche coloro che per i più svariati motivi sono rimasti indietro. In un modo o nell’altro, ogni azione che ciascuno di noi compie ha riflessi sul mondo che ci circonda e, di conseguenza, su noi stessi. Crediamo che aiutare il prossimo significhi aiutare se stessi per primi. Sembra assurdo ma, dopo tanti anni di esperienza, abbiamo maturato questo concetto che può sembrare paradossalmente egoistico. Quello che nel nostro piccolo facciamo, ci aiuta a stare meglio”.

Che tipo di impegno in termini di tempo e di risorse umane impiegate per queste iniziative benefiche?

“Come abbiamo detto in precedenza, ogni primo martedì del mese tutti i nostri centri ottici vengono messi a disposizione della Comunità di S.Egidio che ci invia le persone bisognose di occhiali da vista: si svolgono i test visivi e vengono realizzati gli occhiali che poi sono consegnati, a distanza di pochi giorni, sempre nei nostri centri. Inoltre, ogni anno ad agosto, due persone del nostro staff partono per l’Africa insieme all’Associazione Progetto Marco Onlus, sempre per lo stesso scopo”.

Come sono percepite queste attività solidali da parte della vostra clientela tradizionale?

“I nostri clienti, consapevolmente o inconsapevolmente, sono il motore di questa splendida macchina che abbiamo messo in piedi. Come dicevamo, per ogni occhiale che vendiamo ne doniamo uno a una persona bisognosa o a Roma oppure in Africa ma, cosa ancora più fondamentale, ogni anno svolgiamo per due mesi circa la “rottamazione” degli occhiali da vista. I nostri clienti, portandoci i loro vecchi occhiali, ricevono un buono sconto sull’acquisto di un nuovo occhiale da vista. Questo tipo di attività è determinante perché ci consente di raccogliere le montature usate che verranno poi sistemate dal nostro staff e utilizzate per il progetto Un Occhiale per tutti. La cosa magnifica è che moltissimi nostri clienti ci donano le loro vecchie montature anche se non devono acquistare un nuovo occhiale nell’immediato, proprio perché hanno compreso l’importanza dell’iniziativa. Al tempo stesso, per non deludere mai i nostri clienti e cercare di operare con il massimo della trasparenza, cerchiamo di fornire tutte le documentazioni soprattutto attraverso foto e video delle attività che svolgiamo”

Come si può sensibilizzare il settore dell’ottica e dell’occhialeria a sviluppare iniziative nell’ambito charity?

“Il nostro sogno nel cassetto è quello di aggregare altre realtà dell’ottica e non solo su questo tipo di progetti; anche operatori più piccoli, che magari non riescono a partecipare in maniera attiva, potrebbero aiutarci a distanza attraverso la rottamazione degli occhiali”.